TERZO. E fe t’afsoluo è vn condannar me ftefsa . SCENA II. Ferafpe con la Utr era ferita da Qrmm do t e jìrftnoe* Far. n Iuerita Regina 5 Ar. X\ f'erafpè • Fer• In quella Carta. D’Ormondo il tradimento*- Percherefti conuinto ecco defcritto Fer. Ah di nuouo ò mio cor tù fei traffittol Legge* Al Rè di Tracia A vn Rènemico ferine !! E quelli fon del’empio - Caratteri belinoti à quelle luci. Palefeè il fallo, e’1 tradimento è certo Ne v'è mezzo ì faluarlo.. Alma Regnante Pronuncia pur la rigida féhtenza* Punifci il felina rio, E fe difeente licer, che far pofs’io Odi Ferafpe, al tramontar del giorno. Di fellonia conuinto Farai cader percofio Sotto vindice fpada— oh Dio non pofto. Fer. Ah che da fdegno atroce Non può fofpintaarticolar la voce; Ar. Odi ferafpe, e tutto’l mondo ancora Al tramontar del giorno (Tramóti il fol che quello lèno adora y à Fer. Anzi d’Arfinoe il petto part? Sembrai pietà comofid- 4 r f~