ARGOMENTO, N Jp'zio illuflre Capitano deli Armi Imperiali fitto Valenttniano III. ritornando dalla celebre Vittoria de' Campi Cat a tannici, dove disfece, e fugò Attila Rè degli Unni, fì accti- fato ingiufiamenie d’infedeltà al fifpettofi Impermore, e dal medefimo condannato a morire.' Autore delì tmpoflure contro ì innocente lgzio fìk Maffimo Patrizio Romano,■ il quale ffifi già dà Valentiniano, per avergli qttefti tentata t onefi'a della Confine, procurò in- fruttilo fornente i ajuto del fuddètto Capita no, per uccidere ì odiato Impera dorè, dijji- mutando fempre artìfiCwfamente il defideria della vendetta. Ma conofiendo, che il mag* giorè inciampo del fuo difegno era la fedeltà Ezio, fece crederlo reo, e ne folle citò la molte difignando di fillevdr poi , come fece, il Popolo contro Valentiniano, con accufarlo di quella ingratitudine ed ingiuftizia, alla quale egli / aveva indotto e perfuafi. Tutta ciò è iftorico, il refio e verifimile. Sigom de Occident. Imper. Vrofper. Aquitan, Chron. ère. La Scena fi rapprefenta in Roma. PER-