PRIMO. », -Chi feguir vuol la coftanza » O non cerca il Tuo contento > O tradifce il fuo piacer. tori Non è fè , mà fciocca ufanza » L’adorar folo un’ oggetto , Perche Amor fifa tormento t0 ' Se non varia il fuo goder. Chi &c. V SCENA VI. Tullia creduto Oflilto fola. H Traditor t’intendo: t Siegui pure l’amore I}’ una perverfa Donna, *° hen la mia vendetta or ti preparo Die Quella già voti appende ^ * volto mio , benché da tè negletto , E qual giovinGarzon folo mè fiegue : Io per darti un tormento in parte eguale riva Al mio dolor , la fieguirò fedele, 0 ’ E erc . tec .° lual’ era or più non fia : ino E poi mori,crudel, di gelofia. o Con i amor di Donna amante , Il mio core, e l’alma mia, :ora Arti, e vezzi ufar fàprà . E nel fen de Rincollante > Col martir di gelofia, Punirò l’infedeltà. Con & c. :’io <J hi SCE-