Duett aus den Puritanern von Bellini, gesungen von Herrn Setti und Herrn Pögner. Giorgio. II rival salvar tu devi, II rival salvar tu puoi. Ricardo. Io nol posso. Giorgio. Tu non puoi? Tu il salvi? - Ricardo. Nö! Perira. Giorgio. Tu quell’ ora or ben riraembri Che fuggi la prigioniera, E d’Artur fu colpa intera? Ricardo. Tua favella ormai — Giorgio. E vera! Ricardo. Paria aperto. Giorgio. IIö detto assai. Ricardo. Fia voler del parlamento, Da colui la pena estrcma, Dei ribelli l’ardimento In Artur si domerä. 10 non l’odio, io nol pavento, Ma l’indegno perira! Giorgio. Nö ! ah nö ! un reo tormento, Or t’invade , ah trema, ah trema ! 11 rimorso e lo spavento La tua vila strazicrö. Se il rival per te fia spento, Una altr’ alma seco andrä; Due vitlime farai; E dovunque tu n’andrai, L’ombra lor ti scguira. Se tra il bujo un fantasma vedrai Bianco e lieve che gerne e sospira, Sarö Elvira che s’aggira, E ti grida io son morta per te. Quando il ciel in tempesta piü scuro S’odi un’ ombra affannosa, che freme, Sara Artur, che t’incalza e ti preme, Ti minaccia de’ morti il furor. Ricardo. Se d’Elvira il fantasma dolente, M’apparisce e m’incalzi e s’adiri, Le miei preci, i sospiri, Mi sapranno ottenere mercö. Se l’odiato fantasma d’Arturo, m m