Erster Vheit. Symphonie von Joseph Haydn. Ddur. Scene und Arie aus Orpheus und Eurydice, von Gluck, gesungen von Madame Mortier de Fontaine, Kammersängerin S. Maj. des Königs der Belgier. Chor. Chi mai dal Erebo Fra le caligini Süll’ orme d’Ereole E di firitoo , Conduce il piö: D’orror l’ingombrino Le fiere Eumenidi E lo spaventino Gli urli di cerbero Se un Dio non e. Orfco. Mille pene, ombre sdegnose, Come voi sopporto anch’ io, Ho con me l’inferno mio, Me lo sento in mezzo al cor: Chor. Ah! quäle incognito AfFetlo flebile Dolce a sospendere Vien l’implaeabile Nostro furor. Orjeo. Men tiranne, ah, voi sareste Al mio pianto, al mio lamento, Se provaste un sol momento Cosa sia languir d’ amor. Chor. Ah ! quäle incognito Affetto flebile Dolce a sospendere Vien rimplacabile Nostro furor. Le porte stridano Su neri cardini Chor. Misero giovine, che vuoi, che E il passo lascino mediti? Altro non abita che lutto e gemito Sicuro e libero in queste orribili soglie funeste. Al vincitor. Grand Allegro de Concert pour le Violon (Ddur), componirt und vorge tragen von Herrn A. Bazzini aus Mailand. Orfeo. Vi renda almen pietose Il mio barbaro dolor! Ombre sdegnose,