ufl n •ll Elftes AB0MEMEIT-C01SCERT im Saale des Gewandhauses zu Leipzig. Donnerstag-, den 9. Januar 1851. Erster Thcil. Ouvertüre zu Anacreon von L. Cherubim. Arie von G. F. von Strantz. Händel, gesungen von Frau Auguste Heilig, heilig, Herr Gott Zebaoth, Der da ist und war und der sein wird. Wer soll nicht rühmen deinen Namen? Denn du bist heilig, du nur bist der Herr. Fantasie für die Flöte, componirt und vorgetragen von Herrn fV. Hauke (Mitglied des Orchesters). Recitativ und Arie von J. Rossini, gesungen von Frau Auguste von Strantz. Amici, in ogni evento m’affido a voi! Ma giä frä poco io spero, senza rischio e contesa, Di trarre a fin la meditata impresa. Perche tremi, Taddeo? Or non e tempo di mostrare viltä! Tu impallidisci, schiavo genlil? Ah, se pietä ti desta II mio periglio, il mio tenero amor, se parlano al tuo core Patria, dovere e onore, Dagli altri apprendi a mostrarti Italiano, E alle vicende della volubil sorte Una donna t’insegni ad esser forte. Jubel-Ouverture von Mari Pensa alla patria, e intrepido II tuo dover adempi, Vedi per tutta Italia Rinaseere gli esempi D’ardir e di valor. Come! tu tremi ancor? Vanne, mi fai dispetto; Caro, ti parli in petto Amor, dovere, onor! Vicino b giä il momento, Se poi va male il gioco, L’ardir trionferä. Qual piacer! Fra pochi istanti Rivedrem le patrie arene; Nel periglio del mio bene Corraggiosa amor mi fä. Weber.