Al Molto Illutt, & Signor mio ofleruandiflimo IL SIGNOR.. GIO FRANCESCO P A V L E.L L A- il concorfo de Mujìcitan^ lo in olirà » nel dedicare à J^.S.i loro armo nici Partii che fi può dire , che •uenhaggiate prefcritto il dominio : e chefìmile efibtnone , fé per l'adietro fu effetto di corufia^ oggi fifa d'obhgo ; E quello, che per auentura dir fi potea donoi oggi diuienelt tbuto « li^be con- fiderando ancor iot non ho voluto tralignare da qutfi'v/oy conti- nuato, eg approuato co'l tempo ; tanto più auan^ando io ogni al tro di quegli, che v offeruano nella feruitù » quanto forfè quelli mifuperano nel merito. Oltre a ciò, chi non ià t che compiacen do à lei yfarò cofagrata a'profeffori, e amatori della IVlupca, co'l moìrfplicare > e perpetuare al AEondofimih Compofitioni » conforme è quefta del Signor Francefco Lambardi ; le cut Opere tra per lo faccio di quelle ) e tra per la perfettione dell' Autore » hanno lalciato vna publica^^ affai buona fiima. Riceualo dun que V.S. con quella medefima benignità y con la quale riceuette il Primo Eibro de Madrigali dell'Ecetilenica del Principe di Ve.nofi) da me a lei medefimamente dedicato. Per tanto abbrac ciando dal mio canto tutte l'occafioni, per le qualipofiamanife- fiarle l'affetto dell'animo mio ; refio pregandole dal Signore lun ga, efthcifima vita. Di Napoli oggi li 20. d'Aprile 1618. Di V. S. Affettionatifimo Seruitore, Pietro Paolo Pierio. -------- - - - - - - .