A Tre,. 'ALTO 13 Quefta C canta fenza replicar il principio per il detto Legno Q I fEElEEEHeEe Lieti Aman ti, e le fanciul le te ne re Giuan di EEEEEEeEEEEEEEE prat’in pra to ramentan do fi II foco, el’ar co del figlino! di EEElEEE * Ve ne re il foco,e l’arco del figliuoldiVe ne re del figliuol di EH EEE==E===== - Ve ne re. Giuan. ■ ’ ‘ > In qutfìa fe- Non era gelofia : ma follazzandoli fondu Jìaza p Mouean i dolci balli, à fuon di cetera » potrai! buon € E'n guifa di colombe ogn'hor baciandofi- Cantante ac commodar le O pura fède, è dolce vfanzavetera, parole ccn_^ / Hor conofco ben’io, che il mondo inftabile la Mufica di Tanto peggiora più, quanto più inuetera. [opraci. Tal che ogni volta, ò dolce amico affabile, Ch’io vi npenfo, fento il cor diuidere • Di piaga auelenata, & incurabile» • . I i X