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d’impianto e celebrato nel finale, Allegro con brio, con grandiosa energia: esasperando con demoniaco vitalismo la tecnica dell’immersione nel ricco flusso elaborativo di brevi incisi, gestiti radicalizzando la dialettica di compressione/liberazione energetica. La celebre definizione wagneriana della Settima quäle «apoteosi della danza» ne coglie la preponderante natura ritmico-motoria, ma forse e incompleta: a differenza dalle Sinfonie del periodo eroico, il titanismo beethoveniano non e qui il valore etico simboleggiato dal pathos del dramma sonoro, ma riguarda l’atto stesso del comporre. Conceme insomma la stupefacente capacitä di trasfondere con tanta vis immaginifica energiae moto adentitäelementari: l’apoteosi della danzae, insomma,anche un’apoteosi di Beethoven; un po’ come se, fra le righe, egli suggerisse «la musique c’est moi». Testi di Gianni Ruffin Michael Sanderling, nato e cresciuto a Berlino ha iniziato la sua formazione musicale come Violoncellista. Dopo aver vinto numerose competizioni, ha iniziato a collaborare, su invito di Kurt Masur, con la Gewandhausorchester di Lipsia, con la Berlin Radio Symphony Orchestra e come ospite solista di innumerevoli orchestre europee e americane, dalla Orchestre de Paris alla Boston Symphony Orchestra. Come direttore debutta nel 2005 con la Dresdner Philharmonie divenendone nel 2011 direttore principale. Sanderling ha collaborato con innumerevoli orchestre internazionali tra cui Tonhalle-Orchester Zürich, Sinfonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Münchner Philharmoniker, Sächsische Staatskapelle di Dresda, Konzerthausorchester Berlin, Radio-Sinfonieorchester di Stoccarda, Orchester Köln Gürzenich, Nederlands Orkest Philharmonisch, Gewandhausorchester di Lipsia, WDR Sinfonieorchester Köln, Bamberger Symphoniker, Yomiuri Nippon Symphony Orchestra, Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, Orchestra Filarmonica Nazionale di Taiwan e Philharmonia Orchestra London. La stagione 2016/2017 vede Michael Sanderling alla guida della Dresdner Philharmonie in una tournee in Asia ed Europa, ehe fa seguito ai grandi successi dei precedenti tour in Sud America, Asia e Stati Uniti. I concerti propongono il ciclo completo delle Sinfonie di Beethoven e Sostakovic, cui sta facendo seguito un innovativo progetto discografico per Sony dedicato ai due compositori. Nata a Monaco di Baviera Julia Fischer inizia lo Studio sia del violino ehe del pianoforte in tenerissima eta. Allieva della violinista Ana Chumachenco al Conservatorio di Monaco di Baviera, nel 1995,asoli 11 anni.vinceilConcorso violinisticolnternazionale Yehudi Menuhin, ehe la catapulta nel mondo del concertismo, facendole incontrare le maggiori orchestre e direttori del mondo tra i quali si ricordano solo, nelle piü recenti stagioni, la Bavarian State Orchestra con Kirill Petrenko, la Chicago Symphony