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Lieder-Texte. 3. a) Arie aus der Oper „Agrippina“. Ingannata una sol volta esser posso. — Ma non piü Quando crede — il cor ascolta Ma scoperta poi la frode Fassi sordo e piü non ode Chi mendace un giomo fu. G - F- Händel. M. A. Mozart. « la notte i furti miei seconda. jg. Galuppi. JS J. S. Bach. und Pan. Streit zwischen Phöbus b) Der Ei! Geld, stelle, infiammo. .wsawwA .i.'.w'Xn man prahlt und hat kein man das für Wahrheit hält, nur in die Augen fällt, die Thoren weise sind, das Glücke selber blind, Son troppo vezzose Del volto le rose; Son care, son belle, Le amabili Che amore Recitativ. Giunse alfin il momento, Che godro senza affanno, In braccio al idol mio! Timide eure uscite dal mio petto, A turbar non venite il mio diletto, O come par, ehe al amoroso foco, L’amenita del loco, La terra e il ciel risponda, Come Patron, das macht der Wind! Dass Dass Was Dass Dass Patron, das macht der Wind. hört mir doch den Pan, Den grossen Meistersänger an! .VAÄ - * v ' ’.V V 5. a) Son troppo vezzose. Lasciar ti, mio bene, Penando, languente: Quest’ alma dolente Soffrirlo non si puo. b) Arie der Susanne aus der Oper „Figaros Hochzeit“. Arie. Deh vieni, non tardar, o gioja bella, Vieni ove amore per goder t’apellä, Finche non splende il ciel notturna face, Einehe 1’ aria e bruna, e il mondo tace. Qui mormora il ruscel, qui scherza l’aura, Che col dolce sussurro il cor ristaura Qui ridono i fioretti, e 1’ herba e fresca, Ai piaceri d’ amor qui tutto adesca. Vieni ben mio tra queste piante ascose! Vieni! ti vo la fronte incoronar di rose.
