Adalgisa. Cedi, deh cedi! Ah lasciami Ei gia sen pente. ^iduhjisa. Questi cari tuoi co- 9 0 ❖ ❖ ❖ ❖ 0 $ ❖ ❖ ❖ $ 9 0 0 ❖ ❖ ❖ 9 0 ❖ 0 0 $ I Norma. Ei t’ama. Adalgisa. 0 9 0 ❖ ❖ $ ❖ ❖ Ali, pietä di tor Se non hai di te stanza Vuoi scemar con molli affetti? Piii lusinghe, ah pi speranza Presso a morte un cor non hä. Ouvertüre von L. van Beethoven. (C dur. Op. 124.) K^riationen für Violoncell, coinponirt von Merck, vorgetragen von Herrn Theodor Sack aus Hamburg*. (Neu ) Finale aus Titus, gesungen von Dem. Novello, Mad. Bünau, Herrn Weiske und dem Chor. ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ 9 9 ❖ ❖ ❖ 0 Norma. E tu? Adahj. L'amai quest’ anima Sol 1’ amistade or sente. x Norma. O giovinetta e vuoi?.... ^Idahj. Renderti i dritti tuoi, O teco al cielo c agli uomini Giuro celarmi ognor. Norma. Si... hai vinto, abbracciami ! Trova una amica ancor. Norma & ^ddalg. Si lino all’ orc es- treme Compagua tua m’avrai: Per ricovrarci insieme Ampia e la terra assai. Teco del fato all’ onte Ferma opporr la fronte, Finche il mio core battere Io senta sul tuo cor. , ^ddalgisa. Ah nö! giammai. ( Mira, o Norina, a tuoi ginocchi ' ' pargoletti; ti tocchi. pietä. Norma. Ah perch la mia Sesto. Oh dei, ehe smania e questa ! Che tumulto h ncl cor! Palpito, agghiaccio. M’incammino, n’arresto : ogn’ aura, ogn’ ombra Mi fa tremare. Io non crcdea ehe fosse Si dillicile impresa esscr malvagio. Ma coinpirla convien. Almen si vada Adalgisa. Si, giurai, Ma il tuo bene — il sol tuo bene. Vado al campo cd all’ ingrato Tutti io reco i tuoi lamenti; La pietä ehe m’hai destato Parlerä sublimi accenti; Spera, ah spera amor, natura Ridestar in lui vedrai, Del suo cor son io secura, Norma ancor vi regnerä. Norma. Ch’io lo preghi?.... Ah nö, giammai. ^dalgisa. Norma, ti piega. Norma. Pi non t’odo, Parti! va! 4 V 54 OOOO < OO $ V oo $ $$$ o $$$$$ $ oo $$ o 4$ $ $ $$ ooo $$d*