Enrich. Arturo. I ( plendor balenar. 0 $.,-,44$06600c00,,,0coccc90990099999999999* Veggio un splendor diyin Di speme a balenar. Del» tu pietoso ciel. Ascosa dentro il vel Or posso almen celar L’affanno , il palpitar» L’angoscia del mio cor, Dell tu, pietoso ciel, Raccogli con favor La prece, ch‘ ose a te levar. Oh! come da quel vel Che le nasconde il crin Enrichetla, Arturo, Kaiton. Se miro il suo candor, Mi par la luna allor, Che tra le nubi appar La notte a consolar, Se ascolto il suo cantar, Un rossignol nii par Che insegni al primo albor A sospirar d’amor. Elvira. Dama, s‘ ver ehe m’ami.... Eurich. Elvira. Eurich. Elvira. 1 Eurich. Arturo. Kaiton. 1 Elvira. Dimi, o gentil, ehe braun? Qual mattutina stella Bella vogl‘ io brillar. Del crin le molli anella Mi giova ad aggraziar. Son pressa al tuo pregar. Illeggiadrir la prova, Dell non aver a vil । Il vclo in foggia nova Sui capo tuo gentil. I Diletta fanciulletta, Son presta al tuo pregar, i 0 vera Dea d’ april 1 Süll’ ali della vita 1 Comincia or a volar. | Dell scusi, e tu l’aita Nel semplice aleggiar. O belfa ti cclo Le anelle del crin rg Coni’ io nel bei vclo 3 ------ - - — -5 -hu. Mi voglio celar. Ascosa, vezzosa, Nel vclo divin , n 1; Or sembri la sposa Che vassi al altar. — —"