•Oe 2 Zel. Le braccia mi stendi, Mio dolce risterol Men fiero tu rendi L’acerbo martoro, Che l’anima opprime, Se teco non e. Em. Da gioja, e stupore Confusa, ed oppressa. Ho l’alma perplessa. Non sono pi in me! Zel. Pol. Em. a 3. Oh grato momento! Oh immenso eontento! Dal fato non spero Piü bella merce! Pol. Ma di, perch costei In questo asilo — Zel. Intendo. Non paventar di lei; Mi e fida. Em. I dubbj mici A Zelmira perdona — Oh quäl fragor! Pol. Figlia —• ti appressa — ascolta! Zel. Risuona questa volta Di marzial concento! Em. Lontane strida io sento! Zel. Padre, ti lascio — addio! Pol. Tu mi abbandoni? , Zel. E d’uopo Saper ehe avvenne, Pol. Ah resta! Tu aceresci il mio timor! a 3. Qual crudeltade e questa! Ah! mi si spezza il cor! Zel. Se trova in te scampo L’oppresso innocente. Tu salvami in padre, 0 nume elemente, E pera la figlia Pel suo genitor. Em. Se trova in te scampo L’oppresso innocente. Tu salvale il padre, 0 nume elemente, Di misera figlia Ti muova il dolor. Pol. La mente e in vortice! Non ho piu consiglio . Mi opprime la immagine Di un nuovo periglio — Oh stelle! cessate Dal vostro furor! ❖