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Duett, aus Matilde di Schab ran, von Rossini, gesungen von Dem. Grabau Matilde. Aliprando. Di Di Di 9 ❖ minaccie, di fierezze. furori, di stranezze, dccreti bizzarrissimi, terrori orribilissimi. Di Di Di Di Quali un orso l’invent, O un demonio li sogn, Ei ne ha tanta quantit.... Corradin resistcrä, A crollar ei penscrä, Fremer, s‘ infurier, E spavento vi farä. Di artifizj sublimissimi Quali Annida l’invent, O un poeta li sogn. Io ne ho tanta quantita.... Corradin si piegher. Al mio pie si prostrer, Pianger, sospirerä, Schiavo mio restar dovrä. und Herrn Kressner. capricci, di smorfiette, sospiri, di graziette, silenzj eloquentissimi. Mat. Ma tu ridere mi fai. Ali. Quanto e fiero tu non sai. Egli e un uom d’un’ altra pasta Mat. Io son donna , e tanto basta. Ali. Ah ragazza, ei scommetto Che avrai molto da penar. Mat. Se riesce il mio progetto, Voglio farlo sdrucciolar. Qual ti sembro? Ali. Assai vezzosa. Mat. 11 colore? , Ali. E d’una rosa. Mat. I mici labbri? Ali. Son rubini. Mat. E questi occhi? Ali. Malandrini! Mat. 11 mio pie? Ali. Non ha difetto! •©09600900