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^rOOOOOOO 0^000000000000000000000000^000^00 4 ❖ Dreizehntes ABONNNEM ENT - CONCERT Donnerstag, den 17 ten Januar 1853. $ von Rossini, gesungen von ❖ ❖ ❖ im Saale des Gewandhauses Scene und Arie aus Zelmira, Demois. Grabau. Eccolo. A voi l’affido. O dell’ afflitta Lesbo amata speme! SuteveglingliDei! Ver l’antro cupo Due il traggan di voi. L'altre qui meco Sorveglino il nemico, e calde intanto Mandiamo ai sommiDei preci nelpianto. Ciel pietoso, ciel clemente Il bei pegno a te confido ! Salverai tu l'innocente D'una Madre avrai piet. Ma ehe sento?alcun s’appressa. Ah 1 correte : i petti imbelli A que’ barbari opponete. Bel morir la vita onora — Coro. Pronte siamo. Il sangue ancora Si per lui si verser. Non temer. Serena il ciglio. Queta e l'Aura. Il regal liglio! Mentre parti e salvo giä. Em. Ah se e ver, di quel chi io sento No piii amabile contento Non si trova, non si da. Erster Theil, Symphonie, von Mozart. (C dur, mit der Schlussfuge.) Introduction und Rondo für die Violine, comp. und vorge- Concertmeister Matthaci. tragen vom Herrn Motette, von Haydn. Des Staubes eitle Sorgen Bethären unsre Seele, Treiben zu Reu und Jammer Oft das verzagte Herz. O Sohn des flüchtgen Lebens, Vergiss des irren Strebens; Ein Traum ist Erdenglück. Drum trockne deine Zähren, Blick auf zu bessern Sphären, Wo ewger Friede wohnt. Mi L 8 3+.4