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Ja, es wandte sich das Glück Zu dem theuern Freund zurück! Will sich morgen treu bewähren! Ist’s nicht Täuschung, ist’s nicht Wahn —? Himmel, nimm des Dankes Zähren Für dies Pfand der Hoffnung an! Concertino für die Flöte, von C. Lobe, vorgetragen von Herrn Grenser. (Neu.) Duett, aus Elisa und Claudio von Mercadante, gesungen von Demois. Grabau und Herrn Schuster. Elis. (Dove mal, dove trovarlo Quelcrudel, quel traditore? Ei dal sen mi ha svelto il core, Ora io voglio il suo strappar.) Mar. (Chi e costei? perehe si fiera, Stralunata, c contraffata? Che sia forse ossessa, o matta. Mi da molto a sospettar.) Elis. Ah! ti ho colto.. ah! prepotente Mar. Con chi parli? ... io non so niente Elis. Voglio farti, a brani, a brani ... Mar. Bagatella ... giü le mani... Elis. Dammiifigli, o come vetro Ti sfragello... Mar. Ehidico, indietro. Elis. Io son madre ... Mar. Io tel concedo . .. Elis. Tu sei padre... Mar. Almen lo credo.. • Elis. Dammi dunque i pegni amati. Mar. Nel cervel tu gli ha stampati. Elis. Voglio i figli . • • invan tu meco L‘ arte adopri, e finger tenti: Con quell’ anime innoncenti Perehe usar tal crudeltä? Mar. Quali fili? ... quäl intrico? E’ pazzia ? pretesto ? o sogno ? Se bisogno - hai d’ un amico, Io son pronto . •. eccomi qua.