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VTNNTNENNNNNNINNININNNINNNNNNNNNNNNNNawMT crrarrruwnwwruwuwrrNwNJAN 2 Arsace. Tutto su me gli Dei Sfoghino in pria lo sdegno ; Mai barbaro a tal segno Sara d’un figlio il cor. In odio al ciel tu sei, Ma sei mia madre ancor. Sem. M'odia , — lo merto —! ^rs. Calmati! Sem. Jo giä m'abborro.. ah, sve- nami, Figlio di Nino —J Ars. Calmati! Ah, tu mi strappi l'anima ! Ti calmati per piet! Sem. Tu piangi! — La tua bell’ anima Ha ancor di me pieta. « 2. Giorno d'orrore, E di contento! Nelle tue braccia. In tal momento, Scorda il mio core Tutto il rigore Di sua terribile Fatalita. E dolce al misero, Che o ppresso gerne, 11 duol dividere. Piangere insieme, In cor sensibile Trovar pietä. Ars. Madre, addio! Sem. T’arresta, oh Dio! Senti, — e dove? Ars. Al mio destino, — Alla tomba, al padre, a Nino. Sem. Ei vuol sangue ... Ars. E sangue avr. Sem. E quäl sangue ? Ars. Tu, serena intanto il ciglio, Calma, o madre, il tuo terror! Or ehe il ciel ti rende il figlio, Dei sperar nel suo favor. Sem. Ah, non so di quäl periglio Fier presagio agghiaccia il cor! Or ehe a me rendesti il figlio, Ciel, lo salvi il tuo favor. Ars. Vo, a implorar per te perdono, A punire un traditore. Sem. Ah, sperar non so perdono, Troppo giusto e il suo fürore! a 2. Dal terribile cimento A me riedi vincitor. Si, m'attendi vincitor. Zweiter Theil. Ouvertüre, von C. Czerny. (Neu. Mscrpt.) Dei' Hinter. Vierte Abtheilung der Jahreszeiten, von Jos. Haydn. Bass. Nun senket sich das blasse Jahr Und fallen Dünste kalt herab. Die Berg’ umhüllt ein grauer Dampf, Der endlich auch die Flächen .drückt, Und, am Mittage selbst, Der Sonne matten Strahl verschlingt. vrNanTN