§rwwurnwwwwwwrrrwwwwwwwrwrrwrrururwwnwrrrwrnerg 3 quäl a § tal Oh Ciro. Perir con lei! Cir. Am. i I Ire. Fiero nell‘ anima Terror mi desta, Gli accenti arresta. L’amor m’arresta. Ne so perche. Potessi un solo istante Almeno riveder! — Nd, contento Jo piu sperar non oso. Ma ehe miro ? — Infelice ! plesso Te Io dicano per me. { Scene, Duett und Terzett, aus Ciro in Babilonia, von Ros sini, gesungen von Demois. Henr. und Adelh. Grabau und Hrn. Hering. Baldasare. Come, uniti? Ah! dispetto! Schernire i voler miei Dunque cosi potrete? Perfidi , alfin dovrete Dell’ ire mie tremar! Ain. e Ciro. Qual sorpresa! Bid. Empi , tremate ! « 2. Di questo sen fra i palpiti Ti giura il labbro, il core, Che mai di fe , d’amore Per te non cangera. Ma quai voci — quäl Splen dore! — Che fia mai — qualcun s’av- vanza ? Di nostre alme la costanza Quanto mai soffrir dovra. Amira. Dunque fia ver, ehe il vinci- tor di Creso, De Lidi il domantor, di ferro cinto Penar debba cosi. Misero ! Abi quanto Il destin crudel ti perseque, e opprime! Eppur quello e Ciro, cui d’Is- raello Il Dio dee confidar la sua Ven detta! — Lo giuro, oh Nume, ehe sento entro il core: Vendicato sarai! Nel giorno istesso Che vincera per te, de’ fidi tuoi, Sciolte saranno i ceppi, e le catene. — Libero il culto suo ; Ma, dove sono ? — Che parlo ? — Infelice! — E ehe ragiono ? — 11 consorte adorato Bald. Ne doyr piegar quel core Di quest' alma al bei deso? Am. e Ciro. 11 suo sdegno e piacer mio, Il trionfo di mia fe. Bald. Verserd quel sangue indegno! Am. Jo non temo. Cir. Jo non pavento. Bald. Dunque invan — Am. Piu tosto a morte! Bald. E vorrai — Ciro. Oh sposa ! Am. sposo! Nello stringerti al mio petto, Cara sposa, amato bene, Son men crude le mie pene, Trova pace il cor in te. Quanta gioja in te ritrovo, Non pud dirlo il cor oppresso; Questo sguardo , e questo am- Bald. Ah, si tolga a me costei, Piu non reggo al mio furor! Am. e Cir. Ah, ehe il togliermi da { 1i E il maggior d’ogni dolor. 2 $ uuummuMMMMNMNMMTMS