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von W. A. Mozart, gesungen 0 0 r 8 t e r 1 C. M. v. Weber, Non piü di fiori Vaghe catene Discenda Imene Ad intrecciar. Ecco il punto , o Vitellia, D’esaminar la tua costanza. Avrai Valor, ehe basti a rimirare esangue II tuo Sesto fedel? Sesto, ehe t’ama Piü della vita sua ? ehe per tua colpa Divenne reo? Che t'ubhidi, crudele? Che, ingiusta, t’ador? Che in faccia a morte S1 gran fede ti serba ? E tu frattanto. Symphonie, von Scene und Arie von Dem. Virtude, ehe fu sempre compagna De’ puri affettin ostri, or sia qual raggio Fr tante, e tante pene. N, tradir non potrei, l’amato bene. Infelicc, qual orrore! Ali! di nie ehe si dir? Chi vedesse il mio dolore, Pur avria di me pietä. Non paventar, mia vita! Un breve istante a te m’involo. Per tornar poi sicuro. Per non perderti piü.— Calmati!-- Stretta fra barbare Aspre ritorte Veggo la morte Ver me avanzar. Nonignotaatestcssa, andrai tranquilla Al talamo d'Augusto ? Ah! mi vedrei SempreScstod’intorno.E l’aure,e i sassi Temerei ehe loquaci Mi scoprissero a Tito. A’ piedi suoi Vadasi, il tutto a palerar. Si scemi II delitto di Sesto, Se scusar non si pu col fallo mio. D’impero, e d’imenei speranze, addio! , aus Titus, Peters. Concertino für das Violoncell, von F. Danzi, vorgetragen von Herrn Voigt. Zweiter T h e i L Scene und Arie, aus Ines de Castro, von C. M. v. Weber, gesungen von Dem. Lägel, aus Gera. Sei tu sempre il mio tesoro, Come tradir potrei Misera, piü non trovo Altro ben per me non v‘. La fiamma del cor mio ? Conforto, ne consiglio. Ah, sovvengati, ch’io moro, Ah! non resisto, ohDio! E amor ncl mioperiglio Se il destin t’invola a me! A tanta crudeltä. Non sente ancor pietä. Concert-Ouoerture, von H. Präger. (Neu.) Quintett und Chor, aus der Oper; das befreite Jerusalem, von Max Eberwein. ABONNEMENT-CONCERT im Saale des Gewandhauses, Donnerstag, den 24’"“ November, 1825. 9eee00ee0000oo0ec0eee6ce---coeccceoee6a