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Lf im Saale des Gewandhauses zu Leipzig, Donnerstag, den 23 len März 1843. (II S isi .Ül. i 1 3 B ij H llU.f!! ,'lr. . Rom. Senti ancor. Cap. hU (Unter Direction N e u n z e hiit e s ABONNEMENT-CONCEKT HÜ Tu! Che ascolto? u (1 tdDicesti assai. Coro. Qui ciascuno ad una voce Guerra a voi gridando va. Rom. Ostinati! E tal sarä! La tremenda ultrice spada A brandir Romeo s’appresta, , E quäl folgore funesla Mille morti apporlerä, , ,. Mä v’accusi il ciel irato, Tanto sangue in van versato, E su voi ricada il sangue, Ch’alla patria costerA. Coro, Capellio, Tebaldo. Cessa, audace, un Dio soltanto, Giudicar fra noi poträ. Concert in Form einer Gesangscene, für Violine coinp. von L. Spohr, vorgetragen von Herrn Zimmermann, königl. preuss. Kammermusikus aus Berlin. Erster Theil. Symphonie von Friedrich Schneider, II moll des Componistcn.) Scene und Arie von Bellini, gesungen von Fräulein Sophie Hagedorn, herzogl. Anhalt-1) ess auis ehe Kammersän gerin. R e c i t a t i v o. Rom. Lieto del dolce incarco A cui m’elegge de’ Ghibellini il Duce, Io mi presento, nobili Guelfi, a voi. Lieto del pari possa udirmi ciascun Poichä verace lävella io parlo. Se Romeo t’uccise un figlio In battaglia a lui die morte, Incolpar ne dei la sorte, Ei ne pianse, e piange ancor. Deh ti placa e un altro figlio Troverai nel mio signor. Capellio. Riedi al campo e di allo stolto, Che altro figlio gib trovai. Rom. Come, e quäl? Tebaldo. Io.