I ABO\\E)IEVT-( O.V( HUT JL im Saale des Gewandhauses zu Leipzig*. □J Donnerstag, den 26. November 1846. Donnerstag, ^=^=^=^=0113^®! Siebentes Erster Theil. | Ouvertüre zu ,,der Alte vom Berge, 44 von Benedict, (neu, Manuscript.) 4i Arie von Mozart mit obligater Violine, vorgetragen von In Fräulein Schloss und Herrn Concertmeistcr David. Non piü! tutto ascoltai, tutto compresi! D’Elettra ed Idamante noti sono gli amori; Al caro impegno omai mancar non dei, Tu scordati di me, donati a lei. — Ch’io ml scordi di tc? Cher «. loi mi doni Puoi consigliarmi? E puoi voler ehe invita — Non congiurar, mia vita, contra la mia costanza, II colpo atroce mi distrugge abbastanza. Ah nö, sarebbe il viver mio di morte assai peggior; Foste il mio primo amor, e l’ultimo sarai. Venga la morte; intrepido l’attendo! — Ma ch’io possa Struggermi ad altra face, ad altro oggetto Donar gli aflelti miei, Come tentarlo ! Ah ! di dolor morrei! A r i a. Non temer, amato bene, Per te sempre il cor sarä; Piü non regge a tante pene, L’alma mia mancando va. Tu sospiri ? Oh duol funesto! Pensa almen, ehe instante e questo.... Non mi posso, oh Dio! spiegar. Stelle barbare, stelle spietate! Perche mai tanto rigor? Alme belle, ehe vedete' Le mie pene in tal momento. Dite voi, s’egual tormento Pud soffrir un fido cor?