Siebzehntes ABONNEMESIT-CONCERT im Saale des Gewandhauses zu Leipzig;. Donnerstag’, den 22. Februar 1849. Erster Tbell. Ouvertüre zu Oberon von K. M. v. Weber. Recitativ und Arie von W. A. Mozart, gesungen von Frau lein Marie Halbreiter aus München. Ecco il punto, o Vitellia, D’esaminar la tua costanza. Avrai Valor ehe basti a rimirare esangue II tuo Sesto fedel? Sesto, ehe t’ama Piü della vita sua? ehe per tua colpa Divenne reo? Che t’ubbidi, crudele, Che, ingiusta, t’adorö! Che in faccia a morte Si gran fede ti serba ? E tu frattanto, Non ignota a te stessa, andrai tranquilla Al talamo d’Augusto? Ah! mi vedrei Sempre Sesto d’intorno, e le aure, e i sassi Temerei ehe loquaci Mi scoprissero a Tito. A’ piedi suoi Vadasi il tutto a palesar. Si scemi II delitto di Sesto, Se sensar non si puö col fallo mio. D’impero, e d’imenei speranze, addio! Non piü di fiori Vaghe catene Discenda Imene Ad intrecciar. Stretta fra barbare Aspre ritorte Veggo la morte Ver me avanzar. Infelice, quäl orrore! Ah! di me ehe si dirä? Chi vedesse il mio dolore, Pur avria di me pietä.