il campo a te fidato, e ehe ti guida dal Caucaso lasciasti regina un cenno, ed il mio core! Ars. Ass. Ars. ehe mai audace1 Recltativ. deggio pensar? h questo Assur, ch’io giä detesto! senza un mio cenno in ßabilonia Arsace? 'BlfB - “5113' Non D’un Constanle, verace Quel fiero tuo core Capace non ö. I dolci suoi moti Ignoli a te sono, Non ami ehe il trono Ch’ö tutto per te. II core d’Azema E tutto per me. Azema.... Tu? — non sai, conosci cosa ö amor. tenero amore, Recitativ und Duett aus Semiramide von Rossini, gesun gen von Fräulein Mathilde Graumann und Herrn Behr. Ars. Bella immago degli Dei, Sola Azema adoro in lei: E piü caro a me d’un soglio E l’impero del suo cor. Ass. Dell’ Assiria a’ Semidei Aspirar sol licc a lei: D’uno Scita il Colle orgoglio Mal contende a me quel cor. Questo Scita in cor non cede Ad Assuro Semidco. Quell’ ardir, quel fasto eccede; Chi son io, rammenta omai: Amo Arsace. Quali accenti! E Assuro. E dunque vero! Arsace. Quäle orgoglio! Assuro. Rispondi! a ehe all’ Eufratc? Arsace. Della mia e tua Assuro. Il tuo core? chiedere a Semiramide... Arsace. Mercede in tal di al mio corraggio, alla mia fede. Assuro. Superbo! Intendo! Ardisci Azema amar? Arsace. L’adoro! Assuro. Ma non sai tu ehe Azema e figlia di tuo Rh? ehe a Ninia sposa destinata nascendo? Arsace. Sh ehe Ninia mori, sö ehe di Nino eguale miscrando fu il destino, so ehe Azema salvai da fato estremo; non conosco, non temo rivale ehe contrasta gli affetti miei — sö ehe l’adoro, — e basta — Duett. Ass. Se m’arde furore Contr’ anima audace, Di freno il mio core Capace non ö. Gli arditi tuoi voli Giä noti mi sono, Ma invano a quel trono Tu aspiri con me. Rinunzia ad Azema, 0 trema per te. Ars. Io tremar di te? — m’avvio Alla reggia, all’ idol mio. Ass. La il poter d’Assur vedrai, In tal di forse tuo rö. Ars. Regnar forse un di potrai, Ma giammai sarai mio rö. Ass. La mia sposa Azema.... Ars. Azema! — Mi giurö mi serba fö. a 2. Va, superbo, in quella reggia Al trionfo io giä m’appresto. Si, per me fia giorno questo Di contenti e di splendor, Ma tremendo, ma funesto A te giorno di rossor.