(*iub 3) ainolui^ ««r.lnil Kitellia. f^it. Sest. Serv. Ann. e Publ. Coro. Serv., Publio ed Annio a 3. Sesto. Coro. Serv., Annio e Publio a 3. Coro. Citellia. > f’foin >) oninttoZ! ntqoilL) .-i'l at'io ff *Hulo b-»i,l Serv., Ann. ( e Publio. | Coro. Sesto. Coro in distanza. Ah! . . . Publio. N'k in Roma una congiura; Per Tito, aimä! pavento. Di questo tradimento Chi mai sarä l’autor? Ah! . . . . < Le grida, aimh! ch’io sento, | Mi fan gelar d’orror. AM .... Chi per pietale, o dio! M’addita, dov’ i Sesto? In odio a me son io, Ed hö di me terror. Di questo tradimento Chi mai sarä l’autor? Ahl Ab, dove mai m’ascondo! Apriti, o terra, inghiottimi I E nel tuo sen profondo Rinserra un traditor! Sesto! — Da me ehe vuoi ? Quai sguardi vibri intorno? Mi fa terror il giorno. Tito! — La nobil alma Verso dal sen trafitto. ( Qual destra rea macchiarsi ( Potä d’un tal delitto? Fu l’uom piü scellerato, L’orror della natura . . . Fu . . . . Taci, forsennato, Deh, non ti palesar. ( Ah dunque l’astro ä spento I Di pace apportator! Oh nero tradimento! Oh giorno di dolor! J^itellia. Sesto. Pitellia. Sesto, Kitellia. Sesto.