15 Rain. i Cen. |g ®g Ram. Cen. Rain. Ram. Cen. Ram. Cen. Duett aus der Oper: „Cenercntola“ von Rossini, gesungen von Fräulein Schloss und Herrn Montresor. Ramiro. Tulto 6 deserto, atnici tulti spariti? In questa simulata sembianza le belle osserverö. Non viene alcuna, e pur mi diü speranza il sapiente Alidoro ehe qui saggia e vezzosa, degna di nie trovar saprö la sposa. Sposarsi ö non amar, legge tiranna! ehe nel fior de miei giorni alla difücil scelta mi condanna! Cerchiam ! andiamo! Cenerentola. Una volta c’era 1—Ah, 6 fatla ! Ram. Cos’ü? Cen. Che batticore! Ram. F'orse un mostro Ram. Cen. Ram. Cen. Ram. i Cen. J 3 1 Bf son io? Cen. Si, — no , signore ! Un soave non so ehe in quegli occhi scintillb! Io vorrei saper pcrchü il mio eor mi palpilö? Le direi, ma non ardisco. Parlar voglio e taccio intanto! Una grazia, un certo incanto Par ehe brilli su quel viso. Quanto caro 6 quel sorriso! beende all’ alma e fa sperar. Del Barone le figlie io cerco. Dove sono ? qui non le vedo! Son di lä nell’ allre stanze: Or verranno, addio speranza! Ma di grazia, voi chi siete ? Io chi sono? Che non lo so. Nol sapete? Quasi no! Quel ch’ö padre, non ü padre; Onde poi le due sorelle .... Era vedova mia madre; Ma fu madre aneor di quelle. Questo padre pien d’orgoglio ! (Sta a vedere ehe m’imbroglio.) Deh, scusate, perdonate Alla inia sempliciti 1 Mi seduce, m’innamora Quella sua semplicitä. Ah, ei lascio proprio il core, Questo cor piü mio non e. Che innocenza ! ehe candore ! Ah, m’invola proprio il core, Questo cor piü mio non ü.