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COHGERT zum Besten der hiesigen Armen im Saale des Gewandhauses zu Leipzig. Donnerstag, den 21. Februar 1861. Erster Theil. Ouvertüre „Meeresstille und glückliche Fahrt u von Felix Mendelssohn Bartholdy. Arie für Sopran mit obligater Violine von W. A. Mozart, vorgetragen von Fräulein Charlotte Schamke und Herrn Concertmeister Raymund Dreyschock. Recitativo. Non piü! tutto ascollai, tutto compresi! D’Elettra ed idamante noli sono gli amori; Al caro impegno omai mancar non dei, Tu scordali di me, donali a lei. — Ch'io mi scordi di te, ehe a lei mi doni, Puoi consigliaroii? E puoi voler ehe invita — Non congiurar, mia vita, contra la mia costanza, II colpo atroee mi distrugge abbastanza. Ah nö, sarebbe il viver mio di inorte assai peggior; Fosti il mio priino amore, e 1’ultimo sarai. Venga la morte; intrepido l’atlendo! Ma ch’io possa Struggermi ad altra face, ad altro oggetlo Donar gli afletli miei, Come tentarlo? Ah! di dolor mi moro! Non temer, amato bene, Per te sempre il cor sarä; Piü non regge a tante pene, L’alma mia mancando va. n .tiffo. Aria. Tu sospiri? Oh duol fünesto! Pensa almen, ehe islanle 6 questo.... Non mi posso, ob Dio! spiegar. Stelle barbare, spietate, Perchü mai lanto rigor? Alme belle, ehe vedete Le mie pene in tal momento, Dile voi, s’egual tormento Pud soffrir un Udo cor?