IS von Arie ans von poco le mie pene, ehe l’amato bene venga a consolar. poi son vani i prieghi, inia fredd’ urna in seno pianto venga alraeno cenere a bagnar. Qual presagio funesto? Io credeva ehe aleuno... Oh come il ciel S’unisce a miei lamenti! Ascolta il fin de’ dolorosi accenti. Ma stanca alfin di spargere Lesti sospiri e pianti, Mori l’afllitta vergine Ahi, di quel salce accanto..... Che duol! L’ingrato.... Ahime, ehe il pianto Proseguir non mi fö, — Parti, ricevi da’ labbri dell’ amica 11 bacio estremo! Addio! oh come tremo! — Deh calma, oh ciel, nel sonno Per Fä Mi Se Ri Di 11 Harfe von Parish-Alvars, vorgetragen Marie Mösner. „Brittanicus“ von C. Granu, gesungen Assisa al piö d’un salice, linmersa nel dolore, Gemea trafitta Isaura Dal piü crudele amore. L’aura fra i rami flebile Ne ripetea il suon. I ruscclletti limpidi Da’ caldi suoi sospiri Il mormorio mesceano De’ lor diversi giri. L’aura fra i rami flebile Ne ripetea il suon. Salce, d’amor delizia, Ombra pielosa appresla Di mie sciagure immemore All’ urna mia funesta, Ne piu ripeta l’aura De’ miei lamenti il suon... Che dissi? Ah, m’ingannai! Non 6 del canto questo il lubugre lin M’ascolta! — — Oh Dio 1 Qual mai strepilo & questo? Fantasie für die Fräulein Concertino für die Clarinette von C. M. v. Weber, vor getragen von Herrn B. Landgraf. Romanze, Recitativ und Arioso aus der Oper „Otello 1,4 von G. Rossini, gesungen von Frau Viardot-Garda. der Oper Frau Viardot -Garda. (Auf Verlangen.) Mi paventi il figlio indegno, 0 l’atroce mio disdegno Si prepari ad incontrar. Sono madre, e madre augusta, Ma del ligiio 1’alma inginsta Me dal trono vuol scacciar.