Zweiter Theil. R arpeges^ Caprice für die Violine von H. Vieuxtemps, vorgetragen von Herrn Straus. Aria. Per pietä, ben mio, perdona All’ error d’un’ alma amante; Fra quesl’ ombre e queste piante Sempre ascosa, oh Dio, sarä. Svenerä quesf empia voglia L’ardir mio, la mia costanza Perderä la rimembranza, Che vergogna e orror mi fä. A ehi mai manch di fede Questo vano, ingrato cor! Si dovea miglior mercede, Caro bene, al tuo candor! Ouvertüre zu „Leonore 44 (Nr. 3), von L. van Beethoven, ecitativ und Arie aus der Oper „Cosz fan tutte^ von VV. A. Mozart, gesungen von Frau Viardot - Garda. Recitativo. Ei parte.... Senti!.... Ah nö! .... Partie si lasci, Si tolga ai sguardi miei l’infausto oggetto Della mia debolezza. — A quäl cimento II barbaro mi pose! — Un premio e questo Ben dovuto a mie colpe. — In lale istante Dovea di nuovo amante I sospili ascoltar? L’altrui querele Dovea volger in gioco? Ah, questo core A ragione condanni, o giusto amore! Io ardo, e l’ardor mio non e piü elTetlo D’un amor virtuoso, e smania, afTanno, Rimorso, penlimento, Leggerezza, perfidia, e tradimento.