Scene mit Chören und Arie aus der Oper „Orpheus und Euridice u , von Chr. v. Gluck, g-esung-en von Fräulein Jenny Meyer aus Berlin. Coro. Chi mai dal Erebo Fra le caligini Süll’ orme d’Ercole E di Piritoo Conduce il piö : D’orror l’ingombrino Le fiere Eumenidi, E lo spaventino Gli urli di cerbero, Se un Dio non ö. Orfeo. Deh, placatevi con me, Furie! Larve! Coro. Nöl Orfeo. Ombre sdegnose, Vi renda almen pietose 11 mio barbaro dolor! Coro. Misero giovine, Che vuoi, ehe medili? Allro non abita Che lutto e gemito In queste orribili Soglie funeste! Orfeo. Mille pene, ombre sdegnose, Come voi sopporto auch’ io, Ho con me l’inferno mio, Me lo sento in mezzo ab cor. Coro. Ab! quäle incognilo Affelto flebile Dolce a sospendere Vien l’implacabile Nostro furor! Orfeo. Men tiranne, ah, voi sareste Al mio pianto, al mio lamento, Se provaste un sol momento Cosa sia languir d’amor. Coro. Ah! quäle incognito Affelto flebile Dolce a sospendere Vien l’implacabile Nostro furor! Le porte stridano Su neri cardini E il passo lascino Sicuro e libero Al vincitor. Aria. Che farö senza Euridice? Dove andrö senza il mio ben? Euridice! oh Dio! rispondi, Io son pure il tuo fedele. Che farö senza etc. Ah! non m’avanza piü soccorso, Piü speranza ne dal mondo Ne dal ciel 1 Che farö senza Euridice? Dove andrö senza il mio ben? Concertino für die Violine, componirt und vorg'etrag-en von Herrn Kapellmeister J. J. Bott aus Cassel.