Zweiter Theil. Ott vertu re zu Calderon’s Lustspiel „Dame Kobold“, von Carl Reinecke. (Neu.) Scene und Arie aus Lucia von Lammermoor, von G. Doni- zetti, gesungen von Erl. Agnes Büry. Quella fönte, oh mai senza tremar non veggo. Ah! tu Io sai, un Ravenswood, ardendo Di geloso furor, l’amata donna coli tradisse, E l’infelice cadde nell’ onda ed ivi Rimanea sepolta. M’apparve l’ombra sua. Alisa, ascolta! Regnava nel silenzio Alta la notte bruua, Colpiö la fonte un pallido Raggio di tetra luna, Quando un sommesso gemilo Fra l’aure udir si le, Ed ecco su quel margine L’ombra mostrarsi a nie ! Qual di chi parla, muoversi 11 labbro suo vedea, E con la mano esanime Chianiarmi a se parea. Stette un momento immobile, Poi ratta dileguö, E l’onda pria si limpida Di sangue rosseggiö. Ah! presagio orrendo e queslo I Cancellar dovrei dal petto II fatale amalo oggetto, Ma nol posso, e la mia luce E conforto al inio penar. Quando rapila in estasi Del piü cocente ardore Col favellar del core Mi giura eterna le, Gli aHanni tniei dimentico, Gioja diviene il pianto. Parmi ehe a lui d’accanto Si schiuda il ciel per nie. Ouvertüre zu Leonore (Nr. 3) von L. van Beethoven. Billets ä 1 Thnler sind in der Musikalienhandlung des Herrn Fr. Kistner und am Haupteingange des Saales zu haben. Einlass um 6 Uhr. Anfang’ halb 7 Uhr. Ende halb 9 Uhr.