Serniramide. Meco e Arsace: degli Dei Ei mi salva col favor. Assur. II favor tu degli Dei! Scendi — e trema — nel tuo cor! Quella ricordati Notte di morle! L’ombra terribile Del tuo consorte, Che minaccioso, Infra le tenebre, II tuo riposo Funesta ognor. I tuoi spaventi, I tuoi lormenli, Le augoscie, i palpiti, Leggier supplizio Sono al colpevole Tuo ingrato cor. Serniramide. Notte terribile! Notte di morte! Tre lustri corsero, E del consorte L’ombra sdegnosa, Infra le tenebre, L’indegna sposa Minaccia ognor. B I miei spaventi, I miei tormenli, Le angoscie, i palpiti, A tuo supplizio Gli Dei rivolgano, Perfido cor. Ma implacabile di Nino Non ö l’ombra, ne il destino; E da lor protetto Arsace, Ei per me li placherä. Assur. Quella vittima rammenta Che di Nino l’ombra aspetta: Alla giusta sua vendetla Da me forse pria l’avrä. Serniramide. In Arsace adora intanto II tuo re — Assur. Ma Arsace — Serniramide. Senti Questa gioja! — que’ concenti! — 11 trionfo si festeggia Del mio sposo, del tuo Re. Assur. Ma funesto in ciel lampeggia Forse un astro ancor per te. Serniramide. La forza primiera Ripiglia il mio core: Regina e guerriera, Punirti saprö. L’istante s’affretta, Felice, bramalo; Tu , trema , spietato, Caderti vedrö. Assur. La sorte piu fiera Giä sfida il mio core: Regina e guerriera, Temerti non so. Si compia, s’affretti L’acerbo mio fato! Ma pria vendicato Almeno cadrö.