Impitoyables dieux, Suspendez la vengeauce! Que le bienfait de sa presence Enchante un seul moment ces lieux, Et Julia, soumise ä votre loi severe, Abandonne ä votre colüre Le reste infortune de ses Jours odieux ! Ouvertüre zu „Leonore“ (Nr. 3) von L. van Beethoven Duett aus der Oper: „L 1 Elisir d 1 ainore“ von Donizetti sungen von Fräulein Adina. Quanto amore! ed io, spietata, • 1 Tormentai si nobil cor! — HHü'.riJ Juilunal« ■ iiil Dulcamara. Essa pure e innamorata : Abbisogna del liquor. Adina. Dunque adesso . . . e Nemorino In amor si fortunalo! r dt;dmo Dulcamara. Tutto il sesso femminino E pel giovane impazzato. Adina. Ah! e quäl donna 6 a lui gradita? Qual fra tante e preferita? Dulcamara. . . Egli e il gallo della checca, Tutte segue, tutle becca. Adina. Ed io sola , sconsigliata ? Possedea si nobil cor! Dulcamara. Essa pure e innamorala, Ha bisogno del liquor. Bianchi und Herrn Eilers. Bella Adina ! quä un moinenlo! Piü t’appressa! sü la testa ! Tu sei colta, io l’argomento Ä quel’ aria af'flitta e mesta. Se tu vuoi? 4 Adina. ÖfcQVlV. S’io vö ehe cosa? , >, ‘lihiob ul Dulcamara. Sü la testa, schizzinosa ! Se tu vuoi, ci ho la ricetta, Che il tuo mal guarir poträ. Adina. Ah! Dottor, sarä perfetta, Ma per nie virlü non ha. * Dulcamara. Vuoi vederti mille amanti Spasimar, languire al piede? Adina. Non saprei ehe far di lanti: Il mio core un sol ne chiede. ■ Dulcamara. Bender vuoi gelose e pazze Donne, vedove, ragazze? > £ e " li v & 03 8