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'fo'fr C o n c e r t im Saale des Gewandhauses, Donnerstags, den 27. Januar i8o3. Erster Theil. Sinfonie, von Anton Wranitzky. Scene, von Bierey, gesungen von Demois. Bö heim. O fauslo giorno! Omai noi siam’ uniti. Chi mai di nie provö maggior contento,? \ Ripeta il mar, e il Ciel ripeta ognor, ehe a lui fedele serberd quel cor. Ah, con te, mio dolce sposo, nel mio seno ritornd dolce calma, bei riposo, ehe sin’ or m’abbandono. Or mi veggo alfin unito ad 1111 fido amatite cor. — O sol fosse sogno ardito lusinghiero dell’ arnor? — No! ehe di letizia avvampo, e mi sento consolar. Dove mai sarä 1’ inciampo, ehe ci possa separar? Concert, aut der Violine, gesp. von Hrn. Cam'pag'noli.