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9 0 C o n c e r t gegeben von u im Saale des Gewandhauses, n Montags, den a4. Januar, 1800. Erster Theil. Sinfonie, von Haydn. Arie, von Andreozzi, gesungen von Madame Mara. Agitata dall’ affanno, il furor del Ciel pavento; per lo sposo, oh Dio, mi sento l’alma in seno lacerar. Quartett fürs Pianofor Ah crudeli astri tiranni, date pace a questo core! Chi non prova il mio dolore, nd, non sä ehe sia penar. te, mit Begleitung einer Violine, Bratsche und Vio 1 onceil, von Mozart. Die Piano ¬ forte - Parthie gesp. von Hrn. Musikdir. Müller. Arie mit obligater Flöte, von Hrn Florio.' Gesungen von u n Mad. Mara, und gesp. von dem Componisten. n a bl H In nj al S. Spesse volte al duol succede la tranquilla amabil pace, perche il cor non e eapace l’altrui pene a tollerar. Non temer, frä pochi istanti Idol mio , sarö con te ; porterö frä l’ombre amanti il candor della mia fe. Godi pur, tiranno! — io moro. mä disprezzo i sdegni tuoi, piü m’affaima, o mio tesoro, di mia morte il tuo martir. Ah finisca con la vita si penoso acerbo stato: un’ oggetto sventurato sol la calma ha nel morir. Tornerä la bella calma scherzar in quel sembiante; lieta alfin vedrb quell’ alina tra il contento a giubbilar. Zweiter Sinfonie, von Haydn. Scene, aus d. Oper Zenobia, v. Anfossi, ges. v. Mad. Mara. All’ amor mio quest" atto illustre io deggio, ed alla gloria mia. Roma in trionfo non mi vedrä. De’ ceppi altrui lo scorno usa non sono a tollerar. Arsace, non ti smarrir; nel mio destino inspiri costanza a te 1’ esempio mio. S’ io vissi in libertä fin’ ora, in libertä voglio morir ancora. & ßzflkfrZ / asaEaEasasasasaEaEaEaEaEaEaEasasasasaEaEaE