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c e r t im Saale des Gewandhauses, Donnerstags, den 2. December, 1802. Erster Sinfonie, von Haydn. Scene, von Himmel, gesungen Cruda Melide! pronunciastialfine i voti del luo cor. Del HdoErennio tu seguasti il destin. D’amore in cambio a me doni amistä. Debole affetto! non sei per queslo sen; io ti ricuso. Melide, io ti perdono; ma non ho cor per accettar tal dono. Io mirarti potrei in braccio al mio rival ? Lieta con lui Je soavi delizie dividerai d’amor? Nö, l’alma mia si poco non t’amö. Serba al tuo core 1’ affetto , ehe m’ offristi; io non volli amistä, t’ho chiesto amore. Amor quest’ anima da te volea; da te chiedea quest’ ahna amor. L’amislade e un dolce affetto, 1’amistä conobbi anch’io. Violin-Concert, v. Kreutze heil. von Mad. Schicht. Ma amor quest’ anima da te volea, da te chiedea quest’ alma amor. Se non 1’ ottenni . . . Ebben, ehe giova adesso il lagrimar? Eurillo Melide meritö... si! Egli per sempre seco vivräj morir, morir degg’io. Speranze del miosen, Melide, addio 1. Addio, per sempre addio, begli occhi del mio ben! Addio, pei’ sempre addio, speranze del mio sen! Melide tornerä col suo pastor, ne piü mi rivedrä — Costanza, o cor! — Quest’ onda si crudele, > ehe m’involö il mio bene, termine alle mie pene, e al mio amor sarä. r, gesp. v. Hrn. Campagnoli. Quartett, von Mozart. Mandina. Dite almeno in ehe ma- niera — Biaggio. Non parlar eh’ e meglio assai! Mand. Mä ehe feci meschinella? Pippo. Che facesti? bagatella! Stetti lä per dir la grossa. Mand. Tu mi fai diventar rossa. Biag. Ti rinunzio per figliuola. Mand. Ah non dite tal parola. Pippo. Io disdico il matrimonio. Mand. Il Padron m’e testimonio. Pippo. Testimonio ? eh peggio ancor! Mand. Le gridate ehe mi late mi riempion di stupor. Biag. Quella vesta — fit "f*-*