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Coro. Gran Sacerdote. Dario. Ale. Or. Fato perfido! (Gr. <S.) Oronte, ÄLcidoro! Ecco il primo, il secondo, ecco 1’ultimo, il supremo decreto tal’ e. Il voler dell’ oracolo adoro come padre, e non meno quäl Re. Cara amanle, adorato tesoro, speme, e ardire pur vive anco in me. La mia fronte giä cingo d’alloro e la belva stramazza al mio pie. Di spavento accappriccio, e gia moro, e la belva mi stritola, ahime! Signor, tutti siam pronti ehe piü si attende qui? Dov’ e? dov’ e? (Aid.) Che? chi? Or. Il mostro, andiam, s’affronti! Dario. Fä sul cader del giorno, all’ antro suo ritorno. Finche non giunga Fora la brama in sen chiudete, col mostro pugnerete pria ehe si estingua il di. Aid. a 4. Oronte. Chor, Recit. und Quartett, von Salieri. O delle umane sorti arbitro eterno, e soloj dal folgorante polo il tuo voler palesa a un popolo fedel! Qual sopor misterioso ed improvviso mi aggrava i sensi! Ah si! t’intendo, o Nume, mentre a nie ti avvicini, e ti palesi, e della tua presenza arcano affetto, il sonno, ehe mi avvolge. Ah nö, non vale, tua vista a sostener . . . occhio mortale! a 4. Silenzio facciasi! in grembo a un mistico sonno e caduto; incerto, e muto sto qui ad attendere, quando risvegliasi, cosa avverrä. Gran. Sac. Alderano! (Tutti.) Alderano ’ (Alder.) Son morto. Oronte. Fato perfido! (Gr. «S.) Oronte, ÄLcidoro! Tutti. Oronte, Alcidoro! (Or.) Oh quäl giubilo! Gr. S. Ecco il primo, il secondo, ecco 1’ultimo,