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1 r/> z m a Trockne, trock Donnerstags, den 5. Februar» 18 disprezzo, e omai! rai alma impera, Saale des Gewandhauses. Erster Th eil. Sinfonie, von Haydn. Scene,< von Weigl, gesungen von Mad. Schicht. — Che dissi mai? Nei Grandi e piü enorme ogni colpa, e piu. nera ogni frode. Alla virtude ed all’ onor fedeli deggiono col potere, e coi tesori r esser dell’ innocenz^ i difensori. Ah, si! ben lo comprendo. Da Giulietta diviso d’uno sforzo sublime io capace sarei; ma vedo appena quel volto suo, di mille grazie adörno, tutto Ah si risolva Vinto da vaghi di lei, ehe all’ la voce lusinghiera s’ascolti del piacer. E ehe l’amor tiranno altro non e, ehe inganno, paghi sol renda amore i teneri miei voti! Violinconcert, von Rode, gespielt von Hrn. Campagnoli. Rondo, aus der Geisterinsel, von Reichardt. , tne deine Thränen, lafs den Busen hoffend wahnen, lafs der Freude wieder Raum; Unglück sey ein Morgenrraum. delirare io torno. Oh Ciel— ehe penso? — ehe dicb? — ' Io la virh'i potrei tradire in moti abbietti! ConsigJio, aita, oh Dei! — Fra mille varj tnoti, fra mille varj affetti incerto pende il core, confuso e il mio pensier.