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im Saale des Gtw and h a u s e s. Donnerstags, den 22. Januar, ißoi. Erster TheiL Sinfonie, von Wranitzky. Scene, mit obligater Violine, von Sarti, gesungen von Mad. Schicht, und gespielt von Hrn, Campagnoli. Ed a soffrire ancora, ed avvilirsi pur Didone dovrä? Ah nö! quell' empio si carichi di catene, gli si brucian le navi, e s'impedisca ogni fuga, ogni scarnpo; ed un indegno, ehe non vuole il mio atnor, provi lo sdegno! Bell’ ombra di Sicheo, si, a te consacro questa vittima, e voglio del suo sangue inondar talamo, e soglio! — Ma quäle ascolto intorno suono, ehe mi diletta? ehe m’invita all' amore, e alla vendetta. Caro suon, ehe mi consoli, e m’accendi di furore, per te spera il mesto core, ehe contento alfin sara! Mille affetti in petto io sento, viver bramo, e vivo appena, dolce duolo, dolce pena, non lasciarmi per pieta! Concertfiir zwey Flöten, gesp.v.Hrn.Musicd. und Hrn. Org.Müller. Rondö, von Sarti. Enea. Ah! non sai, quäl pena sia, il doverla, oh Dio, lasciar; il mio ben, l’anima mia, deh ritorna a consolar! Dille almeno ... oh fier tor- meuto! . . . Lerammenta...ah! ch’iomi sento dall' affanno il cor mancar! Ah, quäl giorno sventurato mi serbate, avversi Dei! — Voi, ehe udite i casi miei, deh sentite altnen pieta! Zz//// //*•■