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bi nl iy yi Ln In [y in !a a ki In K ft ft ft ft ft I Oh come in volto ci porta accolto sdegno, e furor! Sinf o nie, von Doizauer. Scene, von Gaetano Andrco'zzi, gesungen von Hm. Craelius. Coro. Arresta i fuhnini, o Nume irato! Nume sdeguato, non piü rigorl Sesostri. Dov’e, dov’e Azetna? Spielati! invan cercate di sottrarla a miei sguardi: il furor mio rinlracciarla saprä hn negli abissi; nb, non e ver, ehe ella e giä estinta, un’ alma cosi leggiadra, e bella, nb, morir non potea. A nie si rechi, io voglio Azema! Oh Dio, vaneggio! e invano mi lusinga il pensier. Misero! e come vivrb senza di te? Oh affanno! oli morle! Name pietoso! a piedi tuoi, deh mira un mortale infelice! ah tu sol puoi dar calma al mio dolor! mi rendi Azema; törna ella in vita, e poi scaglia sul capo mio i fulmini tuoi! Comete. Signor.... (SesosZrf.) Comete, ah dunmi, alfin sapesli d’Azema l’uceisor? Dillo.... (Coniete.~) Tu stesso. Sesostri. Come? ehe dici? {Comete.") Il tuo eccessivo furor la trasse a morte, una doglia fatal sua vita estinse. Sesostri. Ah Sesostri crudel! furia d’abisso! e ancora esisti, e non ti uccide il duolo? iin Saale des-Gewandhausesj Sonntags, den 8 tea October, 1809