Figaro. * Esso appunto da Siviglia a cavallo qui giunto, da Siviglia, ov’ei forse sarä. Ant. Questo nö, questo nö, ehe il cavallo io non vidi saltare di lä. il Conte. Che pazienza! finiam questo hallo! la Cont. e Sus. Come mai, giusto Ciel! finirä? il Conte. Dunque tu Figaro. Saltai giü. il Conte. Ala perche? Figaro. Il timor .... il Conte. Che timor? Figaro. Lä rinchiuso, aspettando quel caro visetto tippe tappe un susurro fuor d’uso voi gridaste io scritto biglietto • saltai giü dal terrore confuso.... e stravollo m’ho un nervo del pie. Ant. Vostre dunque saran ques.te carte, ehe perdeste ?.... il Conte. Olä, porgile a nie. Figaro. Son in trappola. Sus. e Id Contes. Figaro, a Parte! il Conte. Dite un pd questo foglio cos’e? Figaro. Tosto, tosto n’ho tanti aspeltate. Antonio. Sarä forse il sonimario de’ debili. Figaro. Nö, la lista degli osti. il Conte. Parlate. E tu lascialo. la Contessa, Susanna ( T . Io ., e Figaro. ( Lascia mi’ e P artl! Antonio. Parto, si, ma se tonio a trovarti..... Figaro. Vanne, vanne, non temo di te. il Conte. Dunque ?.... la Contessa. Oh Ciel! la patente del Paggio! Susanna. Giusti Dei! la patente!!... il Conte. Coraggio! Figaro. Uh ehe testa! questa e la patente, ehe pocanzi il fanciullo mi die. il Conte. Peuche fare? Figaro. Vi manca... il Conte. Vi manca?