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u u t £ L No. XIX. g 60 C o n c e r t § Im Saale des Gewandhauses, tj Donnerstags, den 2. des Aprils, 1807. ? - - p Erster T heil. Sinfonie, von Eberl. Scene, aus S ar g i n o von Pär, gesung. von Dem. Schneider. ’ ■Soffia. Gran Dio! ehe e eiö, ehe tua possente voce ispira a questo core? Qual’ insolito ärdore m’infiamma in tale istanle!' h Sargino. Tu t’agiti — non parli — 2 oh Ciel! tremar nii fai — t , ehe medita il tuo Una voce al cor mi parla con altero suon tremendo, 10 ti sento, appien l’intendo, 11 dover si compirä. Si, morir per lui degg’io, ne il morir terror mi da. Concert auf der Viole, Organist Voigt. Terzett, von Martin. 2. Ti dissi i mali miei, 1. Ti dissi il mio dolor: 3. Da te pieta chiedei al povero mio cor; 5 Zweit Sinfonie, von Haydn. cor? {Sbffia) Tultö saprai. Di Sofl’ia rammenta ognora, 5 (a Sargiuo.) / ehe ti dona sua costanza; 1 anche priva di speranza 1 fida a te si serbera. ? componirt und gespielt vom Hrn. ■] 5 a 3. Giä ehe sord^scollarmi negasti, vado errando per campt, e per i selve, e spavento la gente, e le belve ji cogli eccessi d’un nuovo Furor! er T h e i 1. Finale von Mozart. Sesto. Oh Det. ehe smania c qnest'a! Che tumultoho uel cor! Palpilo, ag- ghiaccio, m’incammiuo, m’arresto: ogn’.aura, ogn’ ombra J mi fa tremare. Io non credea ehe 2 fosse si difftcile impresa, esser malvagio. h Alaeompirla convieti.AJmensi vada con valore a perir. Valore! E come 5