Volltext Seite (XML)
e> i m s , L gesung. von Demois. Schneider 5 5 § § ,1 Vendetta mi chiedo il vostro regnanle; fra tante vicende confusa, tremante — ah dite — se pace io posso sperar? Coro. Si, l’empio, l’audace sapremo svenar. s s 5 s 5 No. IL C o n c e r t Saale des G'e wandhause Sonntags, den 5. des Octobers, 1806. Ouvertüre, von Righini. • Scene mit Chor, von Nasolini. Die Solo-Parthie gesungen Von Demois. Schneider. Io piu madre non son. Per man d’un vile, da Polifonle arniato, il mio Hglio mori. Se fidi siete, vendiealenii allin; nieco vi prega l’oinbra del figlio mio. Da un mostro infame sgombrate al line queslo regno; a voi 10 chiede il vostro onore, 11 pianlo della patria, e il mio dolore. A queslo core oppresso mancar la speine io sento; l’eccesso del tonnenlo mi porta a delirar. Ah se pieta - non trova questo agitato seno, venga la mörte alineno, l’affanno a terminar. Flöten -Concert, compon. und geblasen vom Hm. Musikdir. Müller. (Neue Composition.) Duett mit Recit. von Pär, und Hm. Schulz. Agam. Volgiti a ine! Deh fä ehe splender veggia in que’ vezzosi lumi una gioja serena. Bris. Agli occhi miei t’invola, o traditor! ehe se pur nulri sensi d’onor, e di pieta, ti muova il mio dolor; per queste lagrime amare ancor ti prego: rendi Briseide a lui, Signor; alle tue piante, ecco, mi prostro, asciuga delle mie luci il pianto, e l’aspro duolo dell’ alma amante, e desolata ac- queta!