e Alba il chiede, e Sorte il brama, e Orazia. Giusti Dei! mi perdo omai! Coro. ~ Orazia. Coro. tu — Il mio sposo! tu — I germani! tu — II mio sposo! Coro. 11 suo barbaro lormento Pur mi desta in sen pietä 1 Tergi il pianto, frena i lai. Ah! mi rende il duol furente! La tua ambascia certamente Il destin non cangierä! Orazia. Dunque un sangue a me si caro Oggi sparger si vedrä? Lo vuol Roma, P. Orazia. Orazia. Coro. Orazia. M. Orazia. Orazia. Quando giunta alfin mi credo Alla meta sospirata, Crudelmente vien troncata Ogni mia felicitä. Coro. Solo amor in lei contrasta Non la tema, o la viltä. Orazia. Quante smanie hö all’ alma intorno — Padre amato — orribil giorno! Desolata, d isperata! Ah! di me ehe mai sarä! Coro. Non temer, fia giusto il cielo, Il tuo cor consolerä. Orazia. Il consorte, e i miei germani Serba, o cielo, per pietä! Zweiter T h e i I. Ouvertüre, von Winter. Varizionen für die Violine mit Orchesterbegleitung, comp. von Rode, gespielt von Hrn. Campagnoli. Scene und Arie von Martini, gesungen von Demois. Häser. Perfidi! in questa guisa i dritti miei Vilipender s’ardisce? In questa guisa Temerario mortale, osa insultarmi Nel mio stesso soggiorno! Ah! non son’io Quella, ehe al suon della temuta voce, Sulla tartarea foce,