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Armida. Coro. In Armida. di laurea fronda Goffredo. In In Rinaldo. B P u In In In K 4 Coro. All’ acquislo di tanta bellezza l’alma anela, perigli non prezzaj dove l’empio s’aggiri, m’addita, e dell’ onta con pronta ferita questo braccio ti vendicherä. Al desio l’ardir risponda, e il valor trionferä. II Re d’ Egillo. N61 piacer, ehe il cor m’inonda, muto il labbro mio si fa. All’ acquisto di tanta bellezza l’alma anela, perigli non prezza, dove l’empio s’aggiri, m’addita, questo braccio ti vendicherä. Avrä me stessa in dono chi l’empio ucciderä. Coro d’Arabi, Indiani, Mori, e d’Egizj. Or la fronte ai niirti avvezza giä del Nilo in sulla sponda, sul Giordan di laurea fronda il Re nostro cingerä. Lieta Solima ritorni, ehe a’ suoi danni il Franco inteso, dall’ Egizio acciar sorpreso, in lei tomba troverä. All’ opra, o fidi miei, vincemmo, e vero, nel fiero assalto, e Soliman le porte ci apri; mä in dubbia sorte e il vincer nostro, or ehe si gran soccorso dalle schiere d’Egitto il Palestin riceve. E chi si tida di mal certa vittoria, spesso nel suo riposo avvolto, e cinto, e cambia sorte il vincitor col vinto. Affrettatevi, o prodi, in questi fqglj l’ordine della pugna, i cenni miei intenda ognun di voi; voi gli eseguite, la fe vi scorte; io pur verrö, partite! Grazie di tanta aita, o Nume protettor, giä piü non sento nella ferita il duol. Signor, s’appressa quel Soliman, cui giä Nicea togliemmo, ehe il Dano, anheo Prence uccise, e ch’io giurai svenar. IS25ESESE5E5E525BSESe5i=S25E5E5E5E5E5BSE52SE!