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ti Der Saal wird um 4 Uhr geöffnet und der Anfang ist um 6 Uhr. von Hin. Einlass-?? Ulet s zu i6 Gr. sind in der Breitkopf und Härtelschen Musik- Handlung; bey Hm. Alb ergh i selbst, in dem miitlern Theile des neuen Pauliner-Gebäudes 3 Treppen hoch-, bey dem Bibliothek-Aufwärter Schröter und am Eingänge des Saales zu bekommen. Tutto e lieve, e soave allor ehe in petto vicendevole affetto accende, e annoda. Amore allor ci presla virtü, ingegno, fortezza; Amor de’nostri cor vita, e dolcezza. Che palpiti soavi! ehe dolci smanie io provo! L’ardore , in cui mi trqvo, brillare il cor mi fä. Sarti, gesungen von Mademois Vater. Meg. Lo spero. Arist. Dunque allor non son’io caro, la sposa tua? ... Meg. Mia vita! ... Addio! Meg. Ne’ giorni tuoi felici ricordati di nie. Arist. Perche cosi mi dici, anima mia, perche? Megacle. Taci, bell’Idol mio! Arist. Paria, mio dolce amor. (tacendo ) a 2. Ah ehe'» ' , ; oh Dio! (parlando J tu mi traftiggi il cor. Ar. Veggo languir chi adoro, ne intendo il suo languir. Meg. Di gelosia mi moro, e non lo posso dir. a 2. Chi mai provö di questo affanno piü funesto, piü barbaro dolor! Sento ehe son vicino al mio maggior conleutö, e questo c il bei momento di mia felicitä. Duett mit Recitativ, Alberghi und ihrem Megacle. Non odi il segno ehe al gran cimento i concorrenti invita? Assistetemi, o Numi! Addio, mia vita. Aristea. E mi lasci cosi! . . Vä perdono, purche torni mio sposo. Meg. Ah si gran sorte non e per ine. Arist. Senti! tu m’atni ancora! b Megacle. Quanto l’anima mia. i" Arist. Fedel mi credi? Meg. Si, coine bella. Arist. A conquistarmi vai? Meg. Lo braino almeno. Arist. .11 tuo valor primiero liai pur? b -Meg. Lo credo. Arist. E vincerai?