>5ES25E52SE5E525ESESE52525E5ESESESESESESE' Merope. e Polifonte. a s ft Hl ft ft (Merope.) Nö, la vendetta (Ismene.) Di vendicarti (Merope.) Eid a chi mai (Isznene.) A tuoi seguaci. (Polif.) Lasciala al cielo. ft ft ft ft ft ft ft m Polifonte. Fermali, per pietä! e 1’ unico sollicvo ehe mi res la a sperar. lascia ad altri la cura. 10 la deggio lasciar? Merope. Sono avvezzi a tremar. Merope. E' sordo a pianti miei ma tutlo non mi tolfe; il cor, la destra, e un ferro mi lasciö; sapr’io da forte 11 mio fato incontrar. Vendetta o morte! Merope. Che ascolto! . . chiviene? Coro. Del regno di noi mi palpita il core, decisa e la sorte, nell’ alma il valore la legge del forte mi sento mancar. dovremo acceltar. Polifonte. Regina, m" ascolla! io son vincitore, ma questi trofei non cura il mio core, se teco non posso in pace regnar. Merope. Superbo, ehe vuoi ? tiranno, ehe chiedi? ch’io t’alzi sul trono, si vile mi credi? Ah prima saprei me stessa svenar. Polifonte. Deh pensa’ (Merope.) Pensai. Polifonte. M' ascolta! (Merope.) Ascoltai. a 2. Quel torbido aspetlo di sdegno m’ acccnde, ne posso piü in petto le smanie frenar. Oh Dei, ehe vedete quest’ alma agitata, ah voi mi reggele in tanto dolor. Miei fidi, vedete quell’ alma turbala, ah l’odio teniete lebe chiude nel cor.