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In yi n ui yi In _ (Sia5aS35aSa52E3E2SasaEHE2E2S25asaEa5H5asaS252S2£a52S25aEa5a5a52£ IÄ ty Einlass - Billets zu 16 Groschen sind bei dem Bibliothek- Auf Wärter Schröter und am Eingänge des Saals zu bekommen. Der Anfang ist um 5 Uhr. Viva, viva Carolina, della truppa il primo onor! Sfoghi ognuno in questo giorno l’allegrezza, ehe ha nel pelto; e del vino vecchio, e schietto provi ognun la forza allor. Viva, viva Carolina etc. (come sopra.) gesungen von Hrn. II äs er. Ah frenate il pianto imbelle, non e ver, non vado a morte. Vö del falo, e delle stelle, della sorte a trionfar. Vado il fin dei giorni miei ad ornar di nuovi allori.- Vö di tanti miei sudori tutto il frulto a conservar. i Circe. Ma cos’ hai? Ulisse. Ah! se vuoi ch’io iieto sia, rendi, ocara, agl’infelici il lor pristino splendor. Circe. Si, mio bene! — Qual sem- biante! Anass. Umiliato alle tue piante vien d’ Ulisse a te un guerrier. Circe. Sorgi! Resta a tuo piacer. Anass. Dal tuo placido sembiante Ulisse. Veggo alfin ehe in petto annidi, quäl previdi, un nobil cor. Rasserena quel sembiante, cosi mesto tu m’uccidi, mi dividi in seno il cor. Theil. Anassandro. Sento destarsi in pelto un simile furore, odio, furor, dispetto predomina il mio coi\ Ulis. Stelle! ehe vedo! An ass. E' dessa! Ulis. L’erhpia s’appressa, oh Dio’ a 2. Ah! ehe 1’ alfanno mio sempre divien maggior. Circe. Perche pensi, o mio tesoro, (Le fiere alla venuta di Circe si titi- rano) ehe t’affligge, anima mia? Pur lo sai, ehe per te moro, ehe per te sospiro ognor. Ulis. Per pietade — Zweiter Sinfonie, von Brandl. Arie mit Ree., von Righini, Tronchiamo quesli congedi estremi.E' troppo, o hgli, troppo tenero il passo. I nostri afietti potrebbe indebolir. Son padre anch’ io, e sento alfin, miei cari figli, addio! Chor, von Salieri. Viva, viva Carolina, della truppa il primo onor! Non v’e Zingana, o Indovina, ehe pareggi il suo valor. Per virtü del Talismano e Perillo in libertä, ma colöi, con ferro in mano, ha maggiore autorita. Schluss-Sinfonie.