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im S aalß des Gewandhauses. Sonntags, den 12. October, 1800. Erster Th eil. Sinfonie, von Wölfl. Scene, von Himmel, gesungen von Mad. Schicht. Tutti, o dolce consorte, dal di, ehe a noi da vita, di doverci lasciare siam soggetti alla legge: o Puno o Paltro deve prima morir. Se in questo istante te perdere io dovessi, io fudirei dirmi Pistesso, e incoraggirmi, o cara. La divisione amara prova sia di virtü; Pestremo addio porgimi, e senza Jagrimar costante resisti al reo destin, se vano e ormai lo sperar ehe si cangi. Addio! vivi tnio ben! — Ma, oh Dio! tu piangi? Deh tergi quel pianto, mia dolce speranza, se piü. di costanza tu brami da ine. Nö, tutto non moro, se dopo il mio fato di viver m’e dato col figlio, e con te, nel figlio, ed in te. Ah barbara Sorte! Che istante e mai questo! Piü. amara la morte, nö, certo non e. Concert auf dem Pianoforte, von Mozart, gespielt von Mad Müller. (Ist hier noch nie gehört.) Arie aus der Oper: Palmira, von Salieri, ges. von Mad. Schicht Luci amate, in tal momento uno sguardo per pietä! Si voliamo al gran cimento! Animar di piü mi sento! Ah ehe in faccia al suo tormento trema il pie, partir non sä. Luci amate, in tal momento uno sguardo per pietä!