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Erster TheiL Sinfonie, von Mozart. Scene, aus der Oper: Camilla, von Baer, gesung. v. Mad. Schicht. Dunque mio figlio io rivedrö! — ma, oh Cielo! a quäl prezzo lo vedrö? Ah se sapesse Uberto ehe colui, ehe fe guerra al suo onore, e il suo diletto Nipote, e Loredan. Chi mai potria frenare il suo furor? Nö! di fraterno sangue ch’io tinga queste amiche mura, si spera in van. Nol vuole la ragione, il dover; frema natura! Non parlerö, non una, ma mille morti, si, mille tormenti soffriatn, Camilla, e muojasi innocenti. Pietoso Ciel, ehe vedi tutti i pensieri miei, ehe il caro figlio d’abbracciarmi concedi innanzi a morte; La speme, il contcnto. m’inondano il core! io ti son grata, il dono degno di te, respira infelice mio cor. Non piu ristretti vi sfogherete alfin materni affetti! Oh momento fortunato! la mia gio ja alfin vedrö; questo caro oggetto amato al mio seno io stringerö. Forse a me dira, ehe m’ama ehe Padoro io gli dirö. Ah se madre egli mi chiama, di piacere io morirö. Avere un so! figlio, serrarselo al petto, e gioja, e diletto, ehe dir non si puö. Concert auf dem Pianoforte, von Mozart, gesp. v. Mad. Müller. Duett, aus Palmira, von Salieri, ges. v. M. Schicht u. Um.Schmidt. Alcidoro. Oh del cor speme gradita riconosci in tale istante! Alcidoro ognor costante, ehe t'amö, ehe ¥ ama ancora, e nel sen di chi t’adora, deh ritorna della vita Paure grate a respirar. Palmira. Dimmi, oh Dio! m’inganno, o sei? Qual di gioja, e di certezze,