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FIGURA TRIGESIM APRIMA. Optica projeótio coronicis Corinthise, cuna capitello & fummitate columnx. N hoc fibemate linea plani efl CIE, bori^ontis ejl DIO, puntium oculi cfl O, diflantia efl D. Elevatio geome trica capitelli Corinthii cum faci coronice efl A , quo rum divifiones cernuntur inperpendiculari CD. Vefli- gium geometricum jB bah et longitudinem aqualem lati tudini : optici autem contrabitar methodo confaeta. Ni nni rum translatis divìfionibus latitudinis longitudi- nis in lineam plani CIE , ex puntlis latitudinis fiunt 'vfaales ad puntlum oculi , ex puntiis vero longitudinis fiunt occulta ad puntium diflantia . Hoc modo habes quicquid necejfiarium efl /id contra- tlìonem opticam vefligii . Nam linea longitudinum flint partes vifiualium ut patet in GN , HL : lìnea latitudinum , parallela ad lineam plani fiunt ex puntlis in quibus linea tendentes ad puntlum diflantia fecant vifaalem HO, ut vides in NL. Porro fi tantundem prolongaretur borigontalis DO, ita ut haberet duo puntla diflantia remota aqualiter ab O , medietas dia- gonalium, qua fiunt in quadrato majort GNLH optici deformato , 0° ì?Lj quadratis e]us minoribus , tendoni ad unum puntlum diflantia j altero. medietas ad aliad puntlum diflantia . Elevai io longitudine optici contrahitur dutlìs parallelis ad CE , qua ubi pervenerint ad vifiualem IO , continuentur cum aliìs parallelis ad IK. Fra te-ea , translatis in lineam IK divìfionibus linea perpendicularis CD,^ puntlis dìvifionum fiunt vifiuales ad puntlum oculi , ac ducuntur fingulov, membra ipfìus elevationis , cu)us latitudines fiunt partes vifaalium , altitu- dines vero fiunt partes linearum parallelarum ad 1K . Demum ex veflìgio (2* ex ekvatione longitudine , fiormatur coronix nitida cum capitello . Ut a item fiacilius delineentur mutali , primum fieni quadrata forma , ut iti-* Mi deinde congmusflexus infengulos inducetur. FIGURA TRENTESIMA?RIMA. Cornicion Corinthio col capitello e la fommita della colonna• N quella figura la linea del piano è CIE , Torizzòntale è DP(% il punto deirocchio è 0, della diftanza è D. L’elevation geo metrica del capitello Corinthio col fuo cornicione è A ; le_, cui divilìoni fi veggono nella perpendicolare CD • La pianta geometrica 7? ha la lunghezza uguale alla larghezza ; e nel ‘digradarla fi oflerva la regola lolita di trafportare nella linea piana C/E le.., divilìoni della larghezza e della lunghezza 5 e da i punti della larghezza fi fan- no le vifuali al punto dell'occhio ; da i punti della lunghezza fi fanno le linee-, occulte al punto della dillanza . In tal modo havrete tutto ciò che è neceflàrio per far la pianta in profpettiva. Poiché le lince delle lunghezze fon par ti di linee vifuali, come fi vede in G A/', HL m , le linee delle larghezze, paralelle alla linea piana, fi tirano da i punti, ne'quali le linee che van no al punto della diftanza fegano la vifuale HO , come vedete in NL• E fè prolongafte altrettanto la orizzontale DO , sì che havefle due punti di diftanza , ugualmente lontani da 0 , la metà delle diagonali , che fo no nel quadro grande GNLH meffo in profpettiva , e ne' piccoli fuoi quadri, anderebbe a un punto della diftanza*, l'altra metà delle diagonali anderebhe all’altro punto. L'elcvatione della lunghezza fi difegna in profpettiva con tirar le linee paralelle a CE, finche arrivino alla vifuale IO, e quindi continuarle con altre linee paralelle a IK • Di più, trafportate che fieno nella linea IK le divi fi oni delia perpendicolare CD, da i punti di effe fi tirano le vifua li al punto dell'occhio , e fi difegnano tutti i membri deil'elevatione 5 le cui larghezze fon parti di linee vifuali, e le altezze fon parti di linee pa rafile a IK» In ultimo dalla pianta e dalla elevarione della lunghezza fe ne forma il cornicion pulito, col capitello. E per difegnare i modiglioni con più facilità , prima fi faranno di forma quadra come vedete in M ? e da poi fi darà loro la piegatura che conviene. Figura